sabato 31 marzo 2012

Ancora una volta.

Eccomi qua, a pensare a lui, ancora una volta. E' più forte di me, non posso eludere i pensieri che mi portano a lui, all'interesse che provo ogni volta che ci parlo, alla gelosia che provo quando non si fa vivo e lo immagino con chissà chi, al cardiopalmo che mi prende ogni volta che vedo il suo nome allo squillare del cellulare, alla rabbia che provo quando mi dà buca, alla cotta bella grande che credo di essermi preso..
E' iniziato tutto circa tre anni fa, quando ci siamo ''conosciuti''. All'inizio erano solo semplici telefonate e chat e solo dopo molto tempo ci siamo visti dal vivo. E' stato un pomeriggio afoso di fine settembre, al mare, ricordo che faceva molto caldo. Io ero agitatissimo, ma una volta incontrato mi sono sentito molto rilassato, cosa stranissima (conoscendomi sarei dovuto essere tutto il tempo in super-imbarazzo) che non avrei mai pensato. Lui riusciva a mettermi a mio agio. Era tutto perfetto. Premetto che è stato il mio primo incontro con un ragazzo. Lui ha 30 anni, io 20, ma credo che l'età non valga poi un granchè.
Lo so che può sembrare strano, e lo è sembrato pure a me, ma era come se già ci conoscessimo da molto tempo, era tutto cosi naturale, gli scherzi, le battute, le chiacchere.. Tutto scivolava quasi troppo velocemente, avrei voluto rallentare quei momenti..
Dopo una settimana ci siamo rivisti, sempre al mare, e qualcosa è scattato.
 Il mio primo bacio ad un ragazzo. In riva al mare, col suono delle onde in sottofondo, distesi su un aciugamano ed io decido che quello era il momento, si, il momento giusto per fare una cosa che mi impauriva ma allo stesso tempo desideravo con tutto me stesso, baciarlo. Mi avvicino sopra di lui e poso le mi labbra sulle sue (ricordo che per un bacio ci siamo sbattuti le teste contro..eheh).
 Credo sia stato uno dei baci più belli che abbia mai dato.
Continuiamo a vederci poi con la frequenza di una o due volte al mese. Le volte successive ci siamo incontrati sempre al mare.
Una sera, che ricordo bene perchè vedemmo pure una stella cadente (io per la prima volta, e non credo che il mio desidero sia stato preso molto in considerazione) è successo qualcosa più di un bacio, ma non dico di più, non voglio tediare nessuno.
La cosa che ho notato è che ogni volta le conversazioni si accorciavano sempre di più per lasciar spazio ad ''altro''.
L'ultima volta che l'ho visto è stata circa un mese fa, ed abbiamo parlato pochissimo..
 Ieri sera dovevamo andare a teatro a sentire Nada (non so se qualcuno se la ricorda, cantava ''ma che freddo fa'''), però mi ha dato buca ovviamente (e mi aveva invitato lui).
Ecco, adesso viene il bello (per me il brutto). Lui ieri non era a lavoro come ha pensato pure molto bene di dirmi al cellulare (che falso), ma stava, diciamo cosi, cercando compagnia attraverso un sito, (poi dirò come l'ho scoperto).
Io non so cosa fare adesso. Oggi non ho avuto il coraggio di rispondere quando mi ha chiamato. Avrebbe detto altre bugie? Avrebbe cercato di scusarsi per non essere stato presente la sera prima? Sera in cui io ero praticamente pronto per uscire, mentre lui invece era davanti ad un desktop, come me adesso.. Io non posso crederci, ma è cosi.. Questo si chiama ''presa per il c..o'', e mancanza totate di rispetto.
Ma non finisce qua, lui tra meno di due settimane partirà, andrà per lavoro in Francia per 6 mesi e mezzo. Appena l'ho saputo mi è venuta una crepa al cuore. Mi son detto: ''e adesso?''.
Fatto stà che adesso non so come comportarmi: dirgli tutto e chiudere il rapporto, o far finta di niente e andare avanti? So che la maggior parte delle persone mi direbbe: ''ma mandalo a quel paese'', ed io potrei pure dar loro ragione. Ma come si fa a staccarsi per sempre da una persona che si crede di amare? Ovviamente è amore non corrisposto. Io non ho mai avuto il coraggio di dirglielo e DTR (definire il tipo di relazione) non sarebbe il mio forte, potrei rovinare tutto, quel poco che c'è.
Si, credo sia un rapporto un pò malato, un rapporto che nemmeno io capisco, un rapporto che mi fa male ogni giorno che passa.
Pensare a quante volte mi ha mentito, mi fa stare solo peggio. Cavolo, chissà quante volte l'ha fatto. No, non posso pensarci. Dentro di me mi dico che sono solo uno stupido, che dovrei abbattere tutti i ponti che mi legano a lui, ma per adesso non ce la faccio. Perdere lui sarebbe come perdere parte di qualcosa che ho costruito, qualcosa che credevo fosse solido ed invece forse si sta rivelando fragile come una torre di carte sotto al vento. A volte vorrei solo qualcuno con cui confidarmi,qualcuno che possa darmi consigli (ho amici, ma non sanno di me, e per il momento non me la sento di dir loro qualcosa).
Penso che chiunque al mio posto avrebbe già girato pagina da molto tempo. Ed io come posso farlo? Voglio trovare una via per farlo, vorrei. Ma quale via prendere?
Adesso mi sta venendo in mente la parte di un testo, un libro di Susanna Tamaro, ''Va dove ti porta il cuore'':

 ''Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti. E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta.''

Ascolto il mio cuore, ed il mio cuore mi porta verso di lui, ma la via non è la più facile, è piena di buche, di fango, di salite e discese ripide..
Ed allora mi chiedo: ''Vale davvero la pena percorrere una via tanto tortuosa e difficile quando alla fine trovo solo indifferenza e bugie?''.

Perchè un blog?

Era da un pò che accarezzavo l'idea, ed oggi mi sono deciso, I do it! ;o)
Ho creato questo blog solo per me, per esprimere ciò che voglio quando voglio. Ho sempre voluto avere un diario, e questa penso sia una buona soluzione, anche se ''pubblico''!
Non sempre si può o si vuol parlare con altri dei propri pensieri o situazioni, ergo ho deciso di creare questo mio personale piccolo mondo.
''Quel ragazzo'' sarà la mia nuova identità. Ma non permetterò che questo mi definisca. Sarò io a definirlo.